- Arte - Artigianato - Musei -

Museo storico etnografico Valle di Blenio

home / Offerte / Museo storico etnografico Valle di Blenio

Il Museo storico etnografico Valle di Blenio propone

fino a domenica 9 novembre

l'esposizione temporanea

"Radici"

Nei prossimi anni il Palazzo dei Landfogti, che ospita la sede di Lottigna del Museo storico etnografico Valle di Blenio, verrà restaurato e sarà quindi necessario svuotarlo momentaneamente. La mostra-laboratorio “Radici” mette al centro il lavoro svolto dal Museo in quasi mezzo secolo d’attività nella conservazione delle radici storico-culturali della Valle di Blenio e coinvolge il visitatore nel processo di rinnovo in vista della sua riapertura.

Visitabile dal martedì alla domenica

dalle 14.00 alle 17.30

********

Il Museo

Inaugurato nel 1979, è uno dei 10 musei etnografici regionali del cantone. È stato segnalato in numerose pubblicazioni svizzere per la sua qualità.

Piano 1 e 2 : Etnografia e arte sacra.
Piano 3 : Mostre temporanee e spazio dedicato allo scultore G. Genucchi (arte moderna)
Torretta : Sala Mosè Bertoni 

È inoltre possibile consultare e visionare i contenuti del Totem RSI Valle di Blenio, che raggruppa contributi audio e video raccolti dalla Radiotelevisione svizzera dedicati alla nostra valle.

L'edificio è uno splendido, monumentale palazzo del 1500, costruito su mura più antiche (1461). Facciata interamente affrescata con gli stemmi dei rappresentanti dei tre cantoni primitivi, i landfogti, che per tre secoli governarono il baliaggio di Blenio. Affreschi anche all'interno con gli stemmi delle famiglie eminenti della valle, e nella corte che dà sul giardino.

Il Museo storico etnografico Valle di Blenio è allestito all’interno di uno splendido e monumentale palazzo del Cinquecento, costruito su mura più antiche (1461). La facciata è interamente affrescata con gli stemmi dei rappresentanti dei tre cantoni primitivi – i landfogti di Uri, Svitto e Nidvaldo – che dal 1501 al 1598 governarono il baliaggio di Blenio. Affreschi decorano anche l’interno dell’edificio, con gli stemmi delle famiglie eminenti della valle. Una prima sezione etnografica conserva oggetti relativi all’artigianato rurale, arte sacra, agricoltura, vinificazione, casearia e apicoltura, dando spazio a varie peculiarità della Valle di Blenio: il lungo amore con l’arte cioccolatiera, la dipendenza spirituale da Milano (rito ambrosiano) e le tradizionali milizie di ispirazione napoleonica.

Una nuova sezione riccamente illustrata con un archivio multimediale ricorda l’emigrazione bleniese, fra cui quella dei noti cioccolatieri, marronai, gelatai e ristoratori. Nella torretta una sala è dedicata a Mosè Bertoni (1857–1929), eminente botanico emigrato in Paraguay, dove fondò una colonia agricolo-scientifica basata su valori ideali. Una sezione di arte contemporanea espone opere di Giovanni Genucchi (1904–1979), uno dei maggiori scultori svizzeri del Novecento.

Una finestra sulla Valle di Blenio e oltre

Oltre alla sede di Lottigna, il Museo Valle di Blenio comprende anche la storica Cà da Rivöi di Olivone, dove il museo storico etnografico, celebre per la sua collezione di arte sacra, è allestito fra le mura di una tipica abitazione bleniese del 1658, che funse anche da scuola. Il Museo storico etnografico Valle di Blenio ospita con regolarità mostre temporanee che esplorano e approfondiscono vari aspetti della storia, cultura e paesaggio della valle.

-----------------

È ancora possibile sostenere la realizzazione della mostra effettuando un versamento tramite TWINT o sul conto corrente postale dell'Associazione IBAN CH72 0900 0000 6500 6927 9, con la menzione "I Castelli di Serravalle".